Bye bye ufficio il manager si sceglie in barca e sui campi da golf


Labitalia – 28 giugno 2013 –

LABITALIA

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Roma, 28 giu. (Labitalia) – Fare un colloquio di lavoro a bordo dello yacht del patron della Tod’s Diego Della Valle oppure sul Force Blue di Flavio Briatore. Un’idea che per gli aspiranti manager, in Italia, potrebbe diventare realtà stando ad una moda che sta prendendo piede all’estero. “I colloqui – dice a Labitalia  Giovanna Brambilla  , fondatrice e amministratore delegato di Value Search, società di executive search che da dieci anni ricerca e seleziona figure di alto profilo sul mercato italiano e internazionale – non si fanno più solo in ufficio, ma anche sul campo da golf o in barca a vela”. “I manager – spiega – per trovare un nuovo lavoro, si devono preparare anche a incontri conviviali e sportivi: imparare a giocare a golf, a tennis o a fare immersioni. Queste saranno le occasioni per colpire il selezionatore e dimostrargli anche le buone capacità interpersonali”. “In questi contesti – fa notare – non convenzionali i manager possono dimostrare le proprie attitudini relazionali, la capacità di fare e lavorare in team e il problem solving. L’ambiente è più complesso e le imprese sono diventate molto più selettive: vogliono essere certe di assumere non solo il manager più preparato, quello che ha le esperienze e competenze richieste, ma anche quello che meglio si adatta all’ambiente di lavoro nel quale si trova ad operare, quello che meglio dimostra di saper gestire il proprio lavoro, le relazioni con il team, ancora meglio se capace di motivare il gruppo a divenire più coeso, produttivo e creativo”. “Non sempre – avverte Giovanna Brambilla  – avere un curriculum vitae chilometrico è determinante, anzi: le competenze trasversali e le soft skills, (quelle che raggruppano le qualità personali, l’atteggiamento in ambito lavorativo e le attitudini nel campo delle relazioni interpersonali, i valori di riferimento), acquistano un peso sempre maggiore. E queste competenze diventano più rilevanti con il crescere delle responsabilità che il manager dovrà assumere”. Per le partner di Value Search “superare con successo una ‘stress interview’, rispondere a domande a volte strane, sostenere un colloquio alla scrivania potrebbero non bastare più per selezionare il manager adatto. Meglio mettere alla prova il candidato anche in contesti conviviali e sportivi, aperitivi e cene fuori dall’ufficio”. In contesti insomma in cui più facilmente l’individuo emerge per quello che è, scrollandosi di dosso alcune delle sovrastrutture che ognuno di noi si è costruito a protezione. Ad esempio, racconta Giovanna Brambilla , “l’ultima parola sulla scelta di un manager potrebbe essere presa durante un’uscita in barca a vela. Un colloquio in mezzo al mare offre infatti la possibilità di valutare la capacità di adattamento psicofisico del manager, lo sviluppo del lavoro di squadra, e l’autostima, la sua capacità di gestire in tempi rapidi l’imprevisto e l’errore”. Per chi soffre il mal di mare c’è il golf. “Sul campo da golf – sostiene Giovanna Brambilla  – che è come un’estensione dell’ufficio all’aria aperta, il manager-giocatore deve mostrare forza mentale, pazienza e self control. Onestà e rispetto delle regole devono, obbligatoriamente, far parte del suo bagaglio”. Sul green, dunque, o in barca come in azienda per conquistare un posto di lavoro.