La «caccia ai talenti» si fa rosa


Avvenire – 26 maggio 2013 –

INDICE POSITIVO

La scommessa vinta di Value Search, società tutta al femminile che cerca profili di alto livello.

In gergo si chiamerebbero «cacciatori di teste». Anche se sarebbe più corretto chiamarle «cacciatrici». Ma è una definizione che non piace a Giovanna Brambilla  , fondatrice di Value Search, una società tutta al femminile di ricerca di profili di alto livello in vari settori: Fashion, Retail & Luxury; IT/TLC; Consumer; Professional services; Pharma; Industrial; Financial services; Media, Advertising & Entertainment.

Una realtà tutta «rosa», visto che la società è stata fondata nel giugno 2003 da tre donne (ex colleghe di una multinazionale), oggi diventate sei. «Dopo quasi dieci anni – spiega Giovanna Brambilla – continuiamo a lavorare insieme. Ci siamo scelte. Abbiamo rischiato quest’avventura imprenditoriale, ma siamo soddisfatte. L’anno scorso è stato il migliore dal punto di vista del fatturato. Ci occupiamo di ricerca mirata, valutazione e selezione di specialisti e manager. Oltre che di progetti di executive search strutturati sulla base delle esigenze specifiche dei clienti e realizzati su base locale, nazionale o internazionale».

Il clima aziendale accogliente e lo spirito di condivisione si possono respirare all’interno degli uffici milanesi. Un’atmosfera davvero internazionale: si contano una quindicina tra dipendenti e consulenti (solo donne), si parlano otto lingue e ci sono contatti con imprese e candidati di tutto il mondo.

Ogni settimana arrivano mediamente 200 curricula in maniera spontanea. A tutti viene data una risposta. «Per noi conta molto il rispetto e la cortesia – sottolinea Caterina Tortorella , altra partner della Value Search  –. Inoltre siamo molto flessibili dal punto di vista degli orari. Forse perché siamo quasi tutte mogli e mamme e ci teniamo a conciliare i tempi del lavoro con quelli familiari e spesso lavoriamo anche da casa. Vogliamo essere attente ai bisogni dei nostri collaboratori». Nonostante la crisi, la tenacia e la forza di volontà delle partner ha saputo rispondere alle esigenze del mercato. Soprattutto di quelle tante imprese familiari italiane che hanno capito che bisogna cogliere l’opportunità dell’internazionalizzazione. E qui si possono davvero trovare qualità e competenze da multinazionale che nascondono una sensibilità e un’anima tutta nostrana.

Maurizio Carucci